Artrite reumatoide, una malattia infiammatoria cronica che colpisce le articolazioni da non confondere con l’artrosi. Il Centro San Camillo di Bari ha realizzato questa breve guida per riconoscere i sintomi, per spiegare l’importanza della diagnosi precoce e per elencare i tipi di cure possibili.
Si tratta di una malattia autoimmune, in quanto è causata da un sistema immunitario che risponde in maniera anomala agli agenti esterni e i cui anticorpi prendono di mira la membrana sinoviale, rivestimento delle articolazioni. È anche una patologia sistemica, in quanto – sebbene colpisca principalmente le articolazioni di mani e piedi – può coinvolgere ogni distretto dell’organismo.
Le cause non sono ancora del tutto chiare. A contribuire, oltre all’ereditarietà, a infezioni, traumi e a fattori di rischio ormonali, è lo stile di vita errato, tra obesità e fumo di sigarette.
I primi sintomi dell’artrite reumatoide: le red flags
La malattia coinvolge inizialmente le piccole articolazioni, in generale in modo simmetrico, ed è fondamentale il riconoscimento dei “sintomi sentinella”. Proprio per questo nel 2004 la SIR, la Società Italiana di Reumatologia, ha individuato dei punti cruciali per la diagnosi precoce dell’artrite reumatoide, le cosiddette “red flags”.
La presenza dei seguenti segni e sintomi rende opportuno l’invio del paziente da parte del medico curante allo specialista reumatologo:
- Tumefazione a carico di 3 o più articolazioni, persistente da più di 12 settimane
- Dolore a livello dei polsi e delle piccole articolazioni di mani e piedi metacarpo-falangee, interfalangee prossimali, metatarso-falangee
- Rigidità al risveglio degli arti, anche di gomiti e ginocchia, superiore a 30 minuti
Tra i sintomi in fasi successive ci sono anche sensazione di calore, gonfiori, dolore alla palpazione, limitazione nei movimenti.
Artrite reumatoide diagnosi precoce
L’artrite reumatoide è ancora oggi una malattia che fa paura per la severità e l’invasività delle sue conseguenze spesso invalidanti. Bisogna, però, sapere che la diagnosi precoce fatta da uno specialista nei primi mesi permette di modificare la prognosi e l’evoluzione della malattia.
Un intervento tempestivo consente, infatti, al reumatologo di effettuare test per escludere altre patologie reumatiche e infiammatorie con sintomi simili (come autoanticorpi per le connettiviti), test di conferma (come fattore reumatoide e anticorpi anticitrullina) e di imaging (ecografia e radiografia) che mettono in evidenza eventuali erosioni.
Le cure per artrite reumatoide
A oggi non esiste una cura definitiva per l’artrite reumatoide e i trattamenti sono indirizzati a:
- Ridurre l’intensità dei dolori articolari
- Arrestare il processo distruttivo a carico delle articolazioni
- Recuperare le funzioni delle articolazioni
- Impedire la perdita della capacità lavorativa
Non c’è terapia univoca per questa patologia. Lo specialista si riserva di valutare come intervenire caso per caso, in base a gravità e sintomi, dopo aver proceduto con una serie di analisi e valutato i benefici delle cure più adatte a disposizione, di solito per gradi.
FANS e corticosteroidi nella cura dell’artrite reumatoide
Per ridurre velocemente l’infiammazione e l’intensità del dolore si utilizzano prima di tutto i Farmaci Antinfiammatori Non Steroidei (i FANS), come ibuprofene, naprossene, diclofenac, ketoprofene e i recenti COX2-inibitori, oltre che i corticosteroidi.
DMARDs: farmaci antireumatici
Per i pazienti che non rispondono ai FANS, si procede con i farmaci antireumatici modificanti il decorso della malattia (DMARDs), che migliorano sintomi e funzionalità articolare. Tra essi troviamo il metotrexate (Methotrexate, Reumaflex), la leflunomide (Arava), gli antimalarici (Plaquenil, Clorochina), la ciclosporina (Sandimmun), la sulfasalazina (Salazopyrin En).
Farmaci biologici nella cura artrite reumatoide
Alle terapie tradizionali elencate, in caso di un loro fallimento, negli ultimi anni si è aggiunta la possibilità di ricorso ai farmaci biologici, o più correttamente farmaci bio-tecnologici. Essi modificatori la risposta biologica e agiscono su alcune molecole prodotte dalle cellule del sistema immunitario. Tra i trattamenti approvati dalle più importanti agenzie del farmaco ci sono infliximab (Remicade), l’adalimumab (Humira), etanercept (Enbrel), anakinra (Kineret), abatacept (Orencia), rituximab (Mabthera), tocilizumab (Ro-Actemra), golimumab (Simponi)e certolizumab (Cimzia). Queste cure che posso essere prescritte e effettuate sono nei centri specializzati.
Prima Visita Reumatologica a 130€
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