Endocrinologia del Centro San Camillo – Poliambulatorio Bari Dott.ssa Anna De Tullio
L’estate e il caldo sono tra i peggiori nemici di chi soffre di disturbi endocrini come le disfunzioni della tiroide, una patologia molto diffusa, visto che colpisce oltre sei milioni di persone in Italia. Gli ormoni tiroidei, infatti, sono responsabili anche della termoregolazione, cioè provvedono a mantenere stabile la nostra temperatura corporea: gli sbalzi termici, pertanto, vengono percepiti in maggior misura da chi soffre di problemi di tiroide, con conseguenze negative sul benessere generale.
Le patologie della tiroide presentano una maggiore incidenza tra la popolazione femminile e possono avere ricadute sulla salute riproduttiva e causare infertilità o problemi durante la gravidanza. Secondo l’Organizzazione mondiale della sanità (Oms), oltre un miliardo di persone ne è colpito nel mondo. È molto importante quindi controllare il compenso dei disturbi ormonali con il proprio endocrinologo di fiducia ed eventualmente seguire una terapia efficace, che può consistere nella integrazione di iodio o nell’assunzione di ormoni tiroidei.
Quali precauzioni occorre prendere in estate quando si è affetti da ipertiroidismo (ghiandola che genera troppi ormoni tiroidei) o ipotiroidismo (disfunzione in cui la tiroide “lavora” male e produce pochi ormoni)?
I soggetti ipertiroidei soffrono in maniera particolare il caldo eccessivo, perché l’eccesso di ormoni tiroidei causa un aumento del metabolismo basale che comporta un innalzamento della temperatura corporea e, di conseguenza, maggiore sudorazione e vasodilatazione periferica.
I soggetti ipotiroidei invece sono portati a soffrire meno il forte caldo, ma potrebbero essere più esposti a stanchezza e affaticamento a causa degli effetti delle alte temperature sulla pressione arteriosa.
Dove andare in vacanza?
Chi soffre di problemi alla tiroide dovrebbe prestare più attenzione alla scelta della meta della propria vacanza estiva e all’alimentazione: chi è ipertiroideo tende a evitare le località balneari a causa del maggiore contenuto di iodio nell’aria marina ma, seguendo una corretta terapia, è possibile scegliere senza grossi problemi anche il mare come destinazione. A tavola, evitare le scorpacciate di crostacei e molluschi che sono particolarmente ricchi di iodio. Privilegiare invece le verdure come cavoli, ravanelli e broccoli, i legumi e la frutta secca.
I raggi solari, il vento, la temperatura e l’umidità delle località balneari sono invece tutti elementi climatici che portano ottimi benefici a chi ha una tiroide che funziona troppo poco, cioè l’ipotiroideo. Per l’alimentazione dovrebbe scegliere alimenti ricchi di vitamina A e B, frutti come limoni e fichi che aumentano l’attività della tiroide, e utilizzare il sale iodato. L’organismo per poter funzionare bene ha bisogno di circa 150-200 microgrammi di iodio al giorno. L’apporto principale avviene attraverso l’assunzione di acqua, elementi addizionati con iodio (sale), e una dieta ricca cibi che lo contengono come frutti di mare, crostacei, alghe e pesce (preferibilmente quello azzurro).
Anche la frutta e la verdura coltivate nelle zone costiere presentano maggiori quantità di questo prezioso minerale rispetto a quelle provenienti dall’entroterra. Infine, per un buon funzionamento della ghiandola tiroidea, non bisogna dimenticare l’importanza dell’attività fisica anche durante le vacanze. Basta fare una passeggiata o una corsetta di 20-30 minuti sulla spiaggia tutti i giorni per restare in forma e respirare un po’ di aria buona e ricca di iodio.
Quali cosmetici utilizzare
Nel periodo estivo si tende a fare un maggiore utilizzo di prodotti per snellire, tonificare ed eliminare la cellulite. Tuttavia alcuni di questi cosmetici contengono tiroxina e altri ingredienti che possono influire sulla disfuzione tiroidea: è sempre bene, quindi, leggere con cura l’etichetta e chiedere l’approvazione del proprio medico di fiducia. L’utilizzo di creme ed altri preparati cosmetici a base di iodio, può infatti essere deleterio per il sistema endocrino e per la tiroide. Lo iodio è l’elemento essenziale degli ormoni tiroidei, è il costituente della T3 o Triiodotironina e della T4 o Tiroxina. Qualsiasi sostanza a base di iodio, come creme cosmetiche, fanghi anticellulite, lozioni per capelli, collutori, prodotti per dimagrire , cioè ogni sostanza contenente iodio se assunta dall’esterno va ad alterare l’equilibrio degli ormoni tiroidei e quindi potrebbe anche dare origine a formazione di noduli o a ipertiroidismo “factitio”, cioè indotto dall’esterno. Il consiglio è quello di sottoporsi ad un controllo della tiroide mediante un’ecografia ed un prelievo di sangue per la valutazione degli ormoni tiroidei se si è fatto uso anche soltanto per breve tempo di tali sostanze.
Prevenzione
Tutta la popolazione, già dall’età scolare, dovrebbe fare prevenzione con l’utilizzo del sale iodato. L’Italia in generale e le regioni del Sud Italia sono definite regioni a moderata carenza iodica, il cui effetto e patologia conseguente è il gozzo, l’aumento di volume della ghiandola tiroide. Per sopperire alla carenza iodica il consiglio della Società scientifica di endocrinologia italiana è sicuramente quello di utilizzare “poco sale ma iodato”.
[contact-form-7 id=”3375″ title=”Modulo Endocrinologia”]