Il soffio al cuore ha un nome suggestivo, ispirato al suono rilevato dall’auscultazione del cardiologo: si tratta di un rumore anomalo, causato dal flusso turbolento del sangue attraverso le valvole nelle camere cardiache o al di fuori, nei vasi. Un sintomo nella maggior parte dei casi benigno, che non indica per forza di cose una patologia di cui preoccuparsi, ma piuttosto una caratteristica da monitorare.
Ne abbiamo parlato con gli specialisti dell’Ambulatorio di Cardiologia del Centro San Camillo di Bari, per capire come riconoscerlo, come viene diagnosticato e quando è necessario un trattamento.
Cos’è il soffio al cuore
I soffi cardiaci possono essere presenti alla nascita (congeniti) o svilupparsi più avanti nel corso della vita, e si dividono in:
- innocui, spesso congeniti, sono benigni e non sono un segno di malattia cardiaca, per questo non hanno bisogno di terapie;
- anomali, che richiedono l’esecuzione di esami diagnostici per determinare la causa da cui deriva, poi, il relativo trattamento.
I sintomi
Il soffio cardiaco innocuo generalmente ha altri segni o sintomi. Un soffio al cuore patologico, a seconda delle cause, può manifestarsi con:
- pelle bluastra, soprattutto sulla punta delle dita e sulle labbra;
- gonfiore o aumento di peso improvviso;
- fiato corto;
- tosse cronica;
- fegato ingrossato;
- vene del collo ingrossate;
- sudorazione abbondante anche a riposo;
- dolore al petto;
- vertigini;
- svenimenti.
Nei neonati, che non possono riferire sintomi, tra i campanelli di allarme troviamo lo scarso appetito e una mancata crescita rispetto alla regolare curva.
Le cause
In generale, questo rumore di “turbolenza” può verificarsi durante la diastole (quando il cuore si riempie di sangue), durante la sistole (quando il cuore si sta svuotando), durante tutto il ciclo cardiaco. Le cause sono diverse in base alla natura del soffio.
Cause del soffio al cuore innocuo
Questo tipo di soffio al cuore benigno è comune nei neonati e nei bambini, può scomparire col tempo o perdurare per tutta la vita senza conseguenze per la salute dell’individuo. Il flusso sanguigno rapido, in questi casi, può verificarsi:
- durante l’attività fisica;
- in gravidanza;
- con febbre;
- in chi soffre di anemia;
- in caso di ipertiroidismo;
- durante le fasi di crescita rapida, come l’adolescenza.
Cause del soffio cardiaco anormale
Il soffio al cuore di natura patologica può essere causato da:
- da difetti cardiaci congeniti (specialmente nel neonato);
- problemi alle valvole cardiache (stenosi, rigurgito tricuspidale);
- calcificazione valvolare;
- endocardite;
- febbre reumatica.
Diagnosi e trattamento
Una rapida e corretta diagnosi consente di distinguere il soffio benigno da quello patologico, e di indirizzare il paziente a una terapia adeguata. Il soffio al cuore viene diagnosticato generalmente con una visita cardiologica completata da Elettrocardiogramma (ECG) ed Ecocardiogramma Color Doppler. Lo specialista può ritenere opportuno approfondire il quadro per ricercare le cause attraverso indagini di secondo livello come TC cardiaca e Risonanza magnetica cardiaca.
La terapia del soffio al cuore anomalo dipende dalla problematica che lo causa. Se causato da una malformazione cardiaca congenita, il trattamento può essere farmacologico o chirurgico, in base alla gravità del caso. La terapia va dagli antiaritmici agli anticoagulanti passando per i medicinali per ridurre la pressione (diuretici, betabloccanti ecc.). Il follow up è fondamentale per tenere sotto controllo la situazione.
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