La cistoscopia è un esame endoscopico, che si svolge presso l’Ambulatorio di Urologia del Centro San Camillo di Bari, volto a monitorare lo stato di vescica e uretra e a diagnosticare eventuali patologie.
Per farlo si utilizza il cistoscopio, strumento sottile a fibre ottiche dotato di telecamera per l’indagine diagnostica.
Vediamo insieme perché viene prescritta dallo specialista, se provoca dolore e quali sono le norme di preparazione necessarie prima dell’esame.
Perché fare la cistoscopia
Il medico potrebbe raccomandare la cistoscopia per:
- indagare le cause di sintomi come sangue nelle urine, incontinenza, vescica iperattiva e minzione dolorosa;
- diagnosticare patologie e condizioni della vescica come cancro alla vescica, calcoli alla vescica e infiammazione della vescica (cistite);
- prelevare piccoli campioni di tessuto da analizzare tramite esame istologico;
- rimuovere piccoli tumori della vescica;
- diagnosticare un ingrossamento della prostata (iperplasia prostatica benigna).
La cistoscopia può anche aiutare a determinare la causa di frequenti infezioni del tratto urinario. Tuttavia, l’esame non può essere eseguito se è in corso un’infezione del tratto urinario. In caso di dubbio, infatti, viene effettuata una urinocoltura nei giorni precedenti l’appuntamento e, in caso di infezione, viene solitamente prescritto un antibiotico.
Come si svolge l’esame
L’esame può risultare fastidioso o leggermente doloroso, specialmente negli uomini, e viene effettuato con l’uso di un gel per anestesia locale o una leggera sedazione. Alcuni casi possono richiedere un’anestesia generale, da effettuare in ambiente ospedaliero.
Una semplice cistoscopia ambulatoriale richiede da 5 minuti fino a un massimo di 10/15, ma potrebbe diventare leggermente più lungo qualora fosse necessaria una biopsia. Il cistoscopio viene introdotto molto lentamente nell’uretra del paziente sdraiato supino sul lettino con le gambe piegate.
Generalmente la vescica viene riempita con una soluzione sterile che gonfia l’organo e consente al medico di studiare meglio il suo interno. Man mano che la vescica si riempie, è possibile sentire il bisogno di urinare. Basta resistere pochi minuti e sarà possibile farlo una volta terminata la procedura.
Se è stata effettuata solo un’anestesia locale, è possibile riprendere subito la propria routine quotidiana, senza però effettuare grandi sforzi.
Potrebbero verificarsi effetti collaterali dopo la cistoscopia, come ad esempio:
- sanguinamento dall’uretra;
- sensazione di bruciore durante la minzione;
- minzione più frequente per uno o due giorni successivi.
Si può alleviare un po’ il fastidio posizionando un panno caldo e umido sull’apertura dell’uretra. Importante bere molta acqua, perché sciacquare la vescica può ridurre l’irritazione. Si consiglia di bere due bicchieri di acqua grandi ogni ora per le prime ore che seguono la cistoscopia.
In caso di brividi, febbre o nausea nei giorni successivi all’indagine, contattare il medico per capire come comportarsi.
La preparazione
Non esiste una routine di preparazione particolare. Tuttavia, in base ai casi, il medico può prescrivere un antibiotico prima dell’esame, ma anche dopo, per evitare possibili infezioni.
Al momento dell’esame presentarsi con tutti i referti e le analisi precedenti che riguardano la patologia da approfondire o da diagnosticare. Lo specialista va, infine, informato su eventuali terapie con farmaci anticoagulanti o antiaggreganti.
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Prenotazioni:
– presso la nostra sede in Via Calefati 177 – Bari
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