Sempre più persone soffrono (o spesso si autodiagnosticano) sensibilità, allergie o intolleranze alimentari, e tra le più temute ci sono quelle al glutine, al lattosio e al nichel: ma quale è la differenza tra queste diagnosi?
Il Centro San Camillo di Bari, con il suo ambulatorio di Allergologia, ha pensato di fare chiarezza su questo argomento che riguarda sempre più persone.
E se, da una parte, le allergie sono in aumento per una serie di motivi (un ruolo potrebbero averlo anche l’uso di conservanti, additivi, concimi, diserbanti e l’eccesso di sale), è anche vero che un italiano su tre è convinto di avere un’allergia alimentare ma in molti casi questo non corrisponde alla verità.
Le allergie più diffuse sono quella a latte, uova, soia, frutta a guscio e crostacei. Le proteine di trasporto lipidico, infatti, presenti in particolare nella pesca, rappresentano un importante allergene per il nostro Paese, come in tutta l’area mediterranea (mentre in Asia e in America è più diffusa l’intolleranza al lattosio).
La differenza tra sensibilità, allergie e intolleranze alimentari
Tra le reazioni avverse ai cibi, allergia e intolleranza alimentare sono le più frequenti.
L’allergia alimentare (AA) è una reazione avversa agli alimenti causata da una anomala reazione immunologica mediata da anticorpi della classe IgE, che reagiscono verso componenti alimentari di natura proteica. L’allergia alimentare può dare sintomi lievi (orticaria, gonfiore delle labbra, nausea) fino allo shock anafilattico, potenzialmente fatale, che compaiono a breve distanza dall’assunzione dell’alimento, da pochi minuti a poche ore.
Le intolleranze alimentari provocano sintomi spesso simili a quelli delle allergie, ma non sono dovute a una reazione del sistema immunitario, e variano in relazione alla quantità ingerita dell’alimento non tollerato. Le intolleranze si presentano principalmente con sintomi localizzati all’apparato gastro-intestinale ma possono coinvolgere anche la cute (più raramente altri apparati).
La sensibilità, invece, presenta una sintomatologia simile a quella di allergie e intolleranze senza però essere associata a una patologia.
Sensibilità, allergia o intolleranza al glutine
Sono correlate all’esposizione al glutine:
- la celiachia
- l’allergia al grano
- la sensibilità al glutine non allergica non celiaca
Molto spesso il grano viene eliminato dalla dieta sulla base di mode o test della medicina alternativa per l’individuazione di sintomi non sempre dipendenti dall’assunzione di questo alimento, piuttosto da un’alimentazione non attenta nel suo insieme.
Le patologie correlate al glutine sono malattie che richiedono protocolli diagnostici ben delineati, personale accreditato e spesso strutture ospedaliere e universitarie per il raggiungimento della diagnosi di certezza e per seguire i pazienti nel tempo.
Sensibilità, allergia o intolleranza al lattosio
Per il lattosio vale il discorso generico su intolleranze e allergie. L’intolleranza è una reazione non immuno-mediata e comprende deficit enzimatici (nel caso d’intolleranza al latte, la mancanza dell’enzima chiamato lattasi), metabolici e intossicazione alimentare. Le complicazioni sono circoscritte al tratto gastro-intestinale. L’allergia, invece, è scatenata dal meccanismo immunologico.
L’intolleranza al lattosio è una condizione piuttosto comune che può provocare flatulenza, gonfiore e dissenteria, mentre l’allergia si differenzia per la comparsa di diarrea, dolori addominali e vomito.
Sensibilità, allergia o intolleranza al nichel
L’allergia da contatto al nichel può provocare, nel giro delle 24/48 ore, soprattutto dermatiti, pruriti, gonfiori, bruciori e rossori.
Il nichel è contenuto anche in molti cibi, tuttavia non in quantità così elevate da incidere sui sintomi. Tra gli alimenti che contengono nichel troviamo arachidi, fagioli, lenticchie, piselli, soia, avena, cacao, noci, nocciole, frumento intero. Naturalmente solo il medico, dopo la diagnosi e un’attenta valutazione, può decidere se escludere o no qualcosa dall’alimentazione.
Diagnosi di allergie e intolleranze alimentari
I test validati scientificamente per diagnosticare le allergie alimentari sono:
- il prick test
- il prick by pric
- il dosaggio delle IgE specifiche
- il test di provocazione orale
- i test molecolari (test di secondo livello, che vengono richiesti dallo specialista quando i test di primo livello non permettono di porre una diagnosi certa).
I test validati scientificamente per diagnosticare le intolleranze sono:
- il breath test al lattosio
- la ricerca degli anticorpi specifici per la celiachia.
Qualsiasi altro tipo di test eseguito in laboratori non accreditati o con il fai da te non può ritenersi valido. Allergie e intolleranze possono portare a problemi seri e dunque non possono essere auto-diagnosticate, ma devono essere individuate e curate solo da medici specialisti allergologi.
♦ Visita allergologica con skin prick test per allergeni alimentari a Bari a 120€
Prenotazioni:
– presso la nostra sede in Via Calefati 177 – Bari
– Tel. 080.914.64.94 E-mail: info@centrosancamillo.com
[contact-form-7 id=”4587″ title=”Modulo Allergologia”]