La vaginite è un’infiammazione della vagina piuttosto comune e la maggior parte delle donne l’ha avuta (o l’avrà) almeno una volta nella vita: per questo l’ambulatorio di Ginecologia del Centro San Camillo di Bari ha pensato a una guida essenziale con cause, sintomi, tipologie e cure di questa condizione.
La vagina è il canale muscolare che va dal collo dell’utero e dall’uretra nel tratto genitale femminile e l’unica sua parte visibile dall’esterno è l’apertura vaginale. La vaginite che interessa questo canale, normalmente, deriva da un’infezione e la paziente generalmente può accorgersene da secrezioni, prurito, bruciore e a volte dolore.
I sintomi della vaginite
I sintomi più comuni della vaginite includono:
- irritazione dell’area genitale;
- secrezioni bianche, grigie, acquose o schiumose;
- infiammazione, che porta ad arrossamento e gonfiore di grandi labbra, piccole labbra e area perineale;
- difficoltà, dolore o disagio nella minzione;
- rapporto sessuale doloroso;
- cattivo odore.
Ambulatorio di ginecologia: le cause della vaginite
Le infezioni sono la causa più comune di vaginite, tra cui candidosi, vaginosi batterica e tricomoniasi. Meno comunemente, la vaginite può anche derivare da gonorrea, clamidia, micoplasma, herpes, campylobatteriosi, alcuni parassiti e scarsa igiene.
Prima della pubertà, lo Streptococcus è la causa più probabile, a volte seguita da errate pratiche igieniche che trasportano batteri fecali all’apertura della vagina. La mancanza di estrogeni, la mancanza di peli pubici e la mancanza di cuscinetti adiposi labiali fanno il resto.
Dopo la pubertà, invece, l’infezione è spesso dovuta alla Gardnerella. Tra le cause nelle pazienti adulte anche la reazione allergica (ad esempio, a preservativi, spermicidi, determinati saponi e profumi, detergenti, farmaci topici, lubrificanti e persino sperma) e l’irritazione da un tampone.
I fattori di rischio che aumentano le possibilità di contrarre la vaginite sono:
- gravidanza;
- lavarsi troppo spesso;
- usare prodotti vaginali come spray, spermicidi e dispositivi anticoncezionali;
- prendere antibiotici;
- indossare pantaloni attillati o biancheria intima umida;
- bassi livelli di estrogeni durante la menopausa;
- diabete.
Tipologie
Esistono diversi tipi di vaginite, a seconda della causa. I più comuni sono:
- Vaginite atrofica (l’endotelio, o rivestimento della vagina, si assottiglia quando i livelli di estrogeni diminuiscono durante la menopausa, rendendola più soggetta a irritazione e infiammazione);
- Vaginosi batterica (deriva da una crescita eccessiva di batteri normali nella vagina; le pazienti di solito hanno bassi livelli di batteri vaginali normali, i lattobacilli);
- Trichomonas vaginalis (causato da un parassita protozoo che può infettare anche altre parti del tratto urogenitale, inclusa l’uretra);
- Candida albicans (lievito che provoca un’infezione fungina, la candida è normalmente presente in piccole quantità nell’intestino e tenuta sotto controllo dai batteri).
Diagnosi e cura
Il medico ginecologo, dopo essere messo al corrente della storia medica, effettua un esame fisico, esterno e interno, e molto spesso preleva un campione di secrezione per le analisi in grado si determinare la causa dell’infiammazione.
Come curare la vaginite
Il trattamento dipende dalla causa. Può includere steroidi topici a bassa potenza, applicati sulla pelle, antibiotici topici o orali, antifungini o creme antibatteriche.
La vaginite batterica viene generalmente trattata con antibiotici, come metronidazolo o clindamicina. I farmaci usati per trattare un’infezione di origine fungina includono, invece, butoconazolo e clotrimazolo.
Altre opzioni includono:
- Crema al cortisone per il trattamento di gravi irritazioni;
- Antistaminici, se l’infiammazione sembra derivare da una reazione allergica;
- Crema topica agli estrogeni, se la vaginite è dovuta a bassi livelli di estrogeni.
Se una donna è incinta, dovrebbe assicurarsi che il medico lo sappia, perché la vaginite può influenzare il feto e perché alcune opzioni di trattamento potrebbero non essere adatte.
Prevenire la vaginite
Le migliori pratiche per aiutare a prevenire la vaginite? Prima di tutto avere una buona igiene generale, lavandosi e asciugandosi procedendo dalla pare anteriore a quella posteriore per evitare la diffusione di batteri dall’ano alla vagina, usando saponi delicati senza sostanze irritanti o profumi. È utile indossare biancheria intima bianca di cotone, indossare abiti larghi, praticare sesso con un preservativo e usare antibiotici solo quando necessario.
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