Ginecologia e Ostetricia del Centro San Camillo – Poliambulatorio Bari dott.ssa Annunziata De Bellis
Prima visita dal ginecologo, fra titubanza e imbarazzo. Sarà che in famiglia si parla ancora poco di salute e benessere sessuale dei figli, per cui, a differenza di altri specialisti ai quali ci si rivolge con serenità anche da adolescenti, il ginecologo per le ragazzine resta quasi un “tabù”. Eppure, dalla comparsa della prima mestruazione o almeno dall’inizio dell’attività sessuale, la consulenza ginecologica potrebbe dare un grande supporto alla scoperta del proprio corpo, delle trasformazioni alle quali andrà incontro e chiarire i tanti dubbi che, inevitabilmente, accompagnano una fase di cambiamenti profondi come l’adolescenza.
La prima visita dal ginecologo, quando e perché
Una età “giusta” per tutte non esiste, in realtà. Potrebbe coincidere con l’arrivo della prima mestruazione (menarca), per esempio se accompagnata da dolori o particolari problemi, oppure quando è troppo precoce (9-10 anni). A parte questi casi, l’ideale sarebbe sottoporsi a una prima visita quando si inizia l’attività sessuale, quindi verso i 14 anni. Le linee guida dell’ACOG (American College of Obstetricians and Gynecologists) sulla salute femminile prevedono, infatti, che la prima visita dal ginecologo si faccia tra i 13 e i 15 anni. La prima visita, infatti, permette di approfondire la conoscenza del proprio apparato genitale. In genere, a quell’età, le ragazze non hanno le idee chiare sui problemi legati all’attività sessuale, anche perché non pongono agli adulti molte domande. Spesso, quindi, mancano loro persino le conoscenze più elementari. Per esempio, raramente in vista del primo rapporto sessuale le ragazze chiedono un controllo anche per il loro compagno, su epatite C, epatite B, HIV, e altre infezioni sessualmente trasmesse. Anche per i maschi sarebbe positivo indurre fin da ragazzi a un primo approccio con lo specialista equivalente, l’andrologo.
Problemi comuni che inducono a consultare il ginecologo
Solitamente sono l’acne o la peluria eccessiva a spingere l’adolescente a consultare per la prima volta il ginecologo, che valuterà la necessità di accertamenti ormonali. In alcuni casi si va per un ritardo del menarca (quando verso i 15 -16 anni ancora non è comparso), per la presenza di problemi anatomici (di cui ci si accorge durante il primo rapporto), per dolori e disturbi o, ancora, per il blocco delle mestruazioni .
Ignorare le norme basilari di igiene intima, unita alla curiosità di sperimentare, può causare problemi e infezioni. Per esempio, l’uso di detergenti non adatti o di qualità scadente causa irritazioni perché, rimuovendo le naturali barriere difensive delle mucose genitali, può favorire infezioni. Spesso viene addirittura adoperato il bagnoschiuma, assolutamente non adatto alle parti intime. I pantaloni strettissimi e il perizoma, di gran moda, provocano infiammazioni croniche a livello vaginale e determinano arrossamento e gonfiore nei genitali esterni. Il perizoma, sfregando sulla zona perianale, induce infezioni cui può seguire la formazione di lesioni.
Come avviene la prima visita
La prima visita ginecologica, se la ragazza non è ancora sessualmente attiva, non avviene come per una donna adulta. Le ragazze vengono visitate solo esternamente, attraverso la palpazione dell’addome, mentre l’ispezione dei genitali avviene solo se indicato da particolari problematiche.
Dopo la prima visita
Il medico deciderà la cadenza delle visite successive. In genere si consiglia una visita annuale a chi prende la pillola e, quando è iniziata l’attività sessuale, un PAP test come prevenzione del tumore del collo dell’utero.
Quale anticoncezionale
La pillola monofasica a basso dosaggio ormonale rappresenta il contraccettivo più adatto per le adolescenti. E’ indispensabile, prima della prescrizione, eseguire alcuni esami del sangue e valutare se nella famiglia della ragazza non siano presenti problemi di natura cardiocircolatoria, che ne sconsiglino l’uso. La pillola si assume per 21 giorni consecutivi e viene sospesa per 7. Ne esistono di diversi tipi e ciò permette, quando si verificano fenomeni come la pelle grassa o acne, di scegliere quella più adatta alla singola ragazza. La pillola è generalmente bene accetta dalle adolescenti, la cui unica paura al riguardo è quella di ingrassare: è quindi importante spiegare loro che questo pericolo non sussiste se si presta attenzione alle abitudini alimentari e si compie una moderata attività fisica.
Educazione in famiglia
In famiglia l’argomento “salute sessuale” è purtroppo poco trattato, perché i genitori pensano che i ragazzi sappiano già tutto, grazie a internet; in realtà, oggi le informazioni sono molto più accessibili ma proprio la marea di dati a disposizione spesso genera solo una gran confusione. Invece, accompagnare dallo specialista una figlia o un figlio sarebbe segno di grande attenzione e sensibilità nei loro confronti, per dar loro l’opportunità di vivere con più serenità una tappa fondamentale della crescita.
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