Ambulatorio di Ginecologia e Ostetricia del Centro San Camillo
- Vampate di calore: sono il sintomo che maggiormente caratterizza la menopausa. Si tratta di una sensazione di calore improvvisa, transitoria, diffusa a livello del torace, del viso, della testa, accompagnata da arrossamento cutaneo e sudorazione.
- Sudorazioni improvvise
- Tachicardia
- Insonnia
- Alterazioni dell’umore: irritabilità, ansia e depressione. Si tratta di disturbi frequenti, anche nel periodo che precede la menopausa, per cui ci si sente più tristi e si tende a piangere con maggiore facilità, avvertendo una sensazione di ansia e di irrequietezza.
- Difficoltà nel concentrarsi
- Calo della libido. Con la menopausa è normale assistere anche ad una riduzione della motivazione ai rapporti di coppia, in quanto diminuiscono i livelli di ormoni quali estrogeni e, in parte, anche di androgeni. Questo comporta una progressiva involuzione degli organi genitali (vagina, clitoride, grandi e piccole labbra), una reazione meno adeguata alla stimolazione.
- Secchezza vaginale: un sintomo frequente che è dovuto alla diminuzione degli estrogeni.
- Episodi infettivi o infiammatori: con la menopausa il pH diventa meno acido (più alcalino) e aumenta il rischio di contrarre infezioni urinarie quali ad es. vaginiti e cistiti ricorrenti.
- Incontinenza urinaria: il tessuto della vescica tende a cambiare e in alcune donne può comportare perdite involontarie di urina o problemi legati all’urgenza.
- Vescica iperattiva: comporta l’esigenza di urinare molto frequentemente.
Questi sono i sintomi più comuni della menopausa.
Alcune donne entrano in menopausa senza particolari fastidi, quasi senza accorgersi dei mutamenti a cui va incontro il proprio organismo, mentre altre, che costituiscono la maggior parte, manifestano i sintomi sopra riportati.
COSA E’ LA MENOPAUSA?
Per menopausa si intende il periodo della vita della donna in cui termina l’età fertile e scompaiono definitivamente le mestruazioni. Nella maggior parte dei casi si presenta intorno ai 50 anni (con un intervallo di normalità tra i 45 ed i 55 anni). Si entra “ufficialmente” in menopausa dopo l’interruzione del ciclo mestruale per 12 mesi.
A seconda dell’età di esordio, la menopausa si definisce:
- Precoce: quando inizia prima dei 40 anni
- Prematura: quando inizia prima dei 45 anni
- Tardiva: quando si verifica dopo i 55 anni
Nonostante sia caratterizzata da notevoli cambiamenti nell’organismo di una donna, alcuni dei quali possono anche necessitare di farmaci per essere risolti, la menopausa non è una malattia. È un passaggio naturale e obbligato con cui ogni donna nella propria vita si trova a confrontarsi.
In genere, quindi, la menopausa è spontanea ma esiste anche una forma di “menopausa artificiale” causata da:
- Interventi chirurgici
- Trattamenti antitumorali
- Agenti infettivi e chimici
- Malattie metaboliche
- Difetti enzimatici o particolari malattie autoimmuni, che spesso coinvolgono surrene e tiroide, oltre che l’ovaio.
La menopausa è una fase delicata e transitoria nella vita della donna, durante la quale è sempre più possibile mantenere inalterata la qualità della vita. In media, in Italia, una donna ha oggigiorno un’aspettativa di vita sempre più alta (circa 85 anni), il che significa che all’arrivo della menopausa (tra i 45 e i 55 anni) ha quasi 30 anni di vita attiva di fronte a sé.
La menopausa, quindi, non è più sinonimo di invecchiamento, anche se, per tante donne, è ancora considerata una fase negativa della vita. In realtà è possibile mantenere inalterata la qualità di vita con l’aiuto di semplici rimedi.
QUALI SONO LE CAUSE DELLA MENOPAUSA?
La menopausa si verifica a seguito della cessazione di produzione, da parte delle ovaie, degli estrogeni, gli ormoni femminili. I problemi che si verificano con l’insorgere della menopausa sono collegati, nel 90% dei casi, alla chiusura del cosiddetto “ombrello estrogenico”.
Gli estrogeni svolgono numerose funzioni tra cui quelle:
- Vasodilatatorie
- Endotelio-protettive: ossia salvaguardano il rivestimento interno dei vasi sanguigni
- Controllano la pressione e il flusso sanguigno
- Intervengono sia sul profilo lipidico che su quello glicemico
E’ NECESSARIO EFFETTUARE TEST DIAGNOSTICI PER LA MENOPAUSA?
Per diagnosticare lo stato di menopausa è quasi sempre inutile effettuare test diagnostici. Infatti la fine dei cicli mestruali e l’eventuale comparsa di sintomi permette alle donne, senza l’ausilio del medico, di comprendere che sta iniziando questo periodo della vita. Tuttavia possono esserci casi in cui sarà il medico specialista a consigliare l’esecuzione di esami o procedure diagnostiche, per definire meglio il quadro clinico.
QUALI SONO I TRATTAMENTI UTILI PER LA MENOPAUSA?
La diminuzione dei livelli di ormoni, come detto, può causare i disturbi sopra descritti che in genere tendono a ridursi sino a scomparire con l’avanzare dell’età. Le armi per affrontarli sono diverse:
- La terapia ormonale sostitutiva (TOS): è un trattamento farmacologico a base di ormoni estrogeni associati a progestinici che normalmente vengono prodotti dalle ovaie. Questi ultimi sono necessari solo nelle donne con l’utero; la terapia con soli estrogeni, invece, è indicata per le donne a cui è stato asportato l’utero.
- Complesso Estrogenico Tessuto-Selettivo (TSEC): è una innovativa terapia ormonale senza progestinico (indicata, quindi, per le donne per le quali la terapia progestinica non è appropriata), in grado di alleviare i sintomi correlati alla carenza di estrogeni quali vampate, sudorazione notturna e atrofia vulvo-vaginale.
Tutti questi farmaci migliorano in breve tempo la qualità della vita delle donne e, a lungo temine, contrastano l’aumento del rischio cardiovascolare e dell’osteoporosi. Fino ai 45-50 anni, le donne sono tutelate dagli estrogeni che esercitano un effetto positivo sul colesterolo “buono” (HDL), riducono quello “cattivo” (LDL) e mantengono una buona vasodilatazione, ma, dopo la menopausa, la proporzione pian piano si inverte e le malattie cardiovascolari rappresentano la prima causa di morte femminile.
Sarà ovviamente compito del medico specialista definire in quali casi sia utile e/o necessario intraprendere la terapia ormonale sostitutiva, in base ad una valutazione della storia personale e clinica della paziente e in base ad un’attenta visita.
Indipendetemente dalla necessità o meno di seguire una terapia ormonale, per contrastare i sintomi della menopausa, è consigliabile anche seguire stili di vita sani, ossia:
- Svolgere regolare attività fisica: questo è un ottimo aiuto in quanto, allenando il sistema cardio-circolatorio, si favorisce l’adattamento vascolare riducendo la severità del disturbo.
- Curare l’alimentazione: questa deve essere quanto più possibile ricca in antiossidanti. Molte di queste sostanze derivano dalle piante e appartengono alla grande classe dei polifenoli come il resveratrolo, contenuto nella buccia degli acini d’uva, che svolge un’importante azione protettiva contro i radicali liberi, specie chimiche che innescano processi ossidativi legati all’avanzare dell’età e ai cambiamenti del metabolismo. Anche la vitamina E, che è possibile assumere con cereali, frutta secca e olio di germe di grano, è un potente antiossidante e contribuisce a proteggere cellule e tessuti dai danni provocati dai radicali liberi. La vitamina D (in particolare le varianti D2 e D3), invece, è sintetizzata a livello della pelle grazie all’esposizione ai raggi solari attraverso la trasformazione di un derivato del colesterolo. È fondamentale per regolare l’assorbimento del calcio e il suo deposito nelle ossa scheletriche sotto forma di cristalli. È quindi raccomandata la sua assunzione attraverso cibi quali pesce grasso, fegato, uova.
LA PREVENZIONE
♦ Prevenzione oncologica nelle donne in menopausa
Con la menopausa aumentano i rischi di insorgenza di tumori come quello al seno o al colon-retto. Ma oggi esistono programmi di screening, test ed esami per individuare le malattie quando sono ancora ai primissimi stadi. Tra queste, quelle più diffuse, pericolose e da tenere monitorate per le donne in menopausa sono:
- Tumore al seno. E’ il più diffuso e temuto tra le donne, tuttavia, oggigiorno, oltre il 90% riesce a superare la malattia. Eseguire delle mammografie a scopi preventivi diviene pertanto importante. La mammografia è un esame radiologico che permette di rilevare precocemente eventuali lesioni. L’esame dura pochi minuti e viene completato da una valutazione clinica del seno. In caso di familiarità o di altri fattori di rischio, è opportuno eseguire questo esame a partire dai 40 anni, con cadenza annuale. L’ecografia si consiglia, dietro suggerimento del medico, soprattutto in caso di comparsa di noduli.
- Tumore del colon retto. E’ una malattia che almeno nelle prime fasi non dà particolari sintomi e, nella maggior parte dei casi, deriva dalla trasformazione in senso maligno di polipi, dovuta alla riproduzione incontrollata delle cellule della mucosa intestinale. Dopo il tumore del seno è il più comune tra le donne. Per quanto concerne la diagnosi, da alcuni anni sono disponibili due test per l’individuazione precoce della malattia: la ricerca di sangue occulto nelle feci (SOF) e la rettosigmoidoscopia (RSS). La ricerca ha dimostrato come questi due esami possano incidere in maniera significativa sull’evoluzione del tumore perché individuano lesioni precancerose, adenomi o polipi che possono sanguinare impercettibilmente, quando non sono ancora visibili macroscopicamente. La rettosigmoidoscopia è una tecnica recente che riesce ad identificare facilmente il cancro nella parte finale dell’intestino, sede in cui si sviluppa circa il 70% delle patologie tumorali del colon retto, e di asportare direttamente eventuali polipi.
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